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Salentina in Cucina

Archivi della categoria: Dolci e biscotti

Cioccolatini ripieni

24 giovedì Dic 2015

Posted by salentinaincucina in Dolci e biscotti, Gluten free, Uncategorized

≈ 5 commenti

Tag

cioccolatini fatti in casa, cioccolatini ripieni, cioccolato fondente, ciococlatini con nocciole, cocco, natale, nocciole, ricette natale, senza glutine, torrone fatto in casa

ciocc_ripieni_2

Per la serie #questolhofattoio, stavolta ho pensato ai cioccolatini ripieni (imperfetti). Quando si avvicina il Natale il forno è sempre troppo acceso, il tempo sempre troppo poco, ma la voglia di fare qualcosa di “personale” non manca (quasi) mai. Se poi si ama il cioccolato, ma si preferisce non comprare le praline ripiene e strapiene di ingredienti molto buoni e anche molto poco salutari, allora è meglio ricorrere, come sempre, al fai-da-te e provare a far qualcosa in casa, con pochissimi ingredienti. Questa volta, insieme al torrone morbido già proposto tempo fa, ho sperimentato i cioccolatini in due versioni, una con ripieno di nocciola e una (ancora più semplice) con ripieno di cocco. Lo so, le foto non sono un granché e forse non rendono neanche bene l’idea del ripieno, ma come tutte le passioni peccaminose, anche questi cioccolatini sono finiti in un lampo e non si sono lasciati immortalare a lungo.

ciocc-ripieni

C’è da dire anche che sono imperfetti e farebbero inorridire qualsiasi maître chocolatier, ma la soddisfazione dell’autoproduzione chiude un occhio su molti dettagli….(e poi: quale maitre chocolatier passerà mai per questa pagina??:))

Ecco la ricetta:

Ingredienti per circa 30 cioccolatini

300 gr cioccolato fondente

150 gr di cioccolata bianca

130 gr di panna liquida

80 gr di nocciole tostate

(oppure farina di cocco q.b. per la versione al cocco)

Procedimento

Fondere a bagnomaria il cioccolato fondente; inserirlo poi negli stampi in silicone, ricoprire tutta la superficie e spennare per bene i bordi. Preparare un supporto (per esempio un tagliere) e capovolgere lo stampo per far fuoriuscire il cioccolato in eccesso. Lasciare in frigorifero per 20/30 minuti.

Nel frattempo preparare il ripieno (ganache): tritare le nocciole fino ad ottenere una pasta quasi omogenea; far bollire la panna, spegnere il fuoco e aggiungere la cioccolata bianca. Mescolare per fondere la cioccolata bianca; aggiungere la pasta di nocciole, mescolare ancora e lasciar raffreddare.

Estrarre lo stampo dal frigorifero, capovolgerlo e riempire i cioccolatini con la ganache. Recuperare il cioccolato avanzato e fonderlo; con questo ricoprire la base dei cioccolatini e riporli i frigo per 5/6 ore.

ripieno nocciola

cioccolatini ripieniBuon Natale a tutti!!!

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Crostata alla cannella con i fichi (impressioni di settembre)

14 lunedì Set 2015

Posted by salentinaincucina in Dolci e biscotti, Uncategorized

≈ 6 commenti

Tag

autunno, crema alla cannella, crostata, crostata alla cannella, crostata con fichi, estate, fichi, fico, impressioni di settembre, la cucina italiana, ricette con i fichi, settembre

Le mie impressioni di settembre: niente “rugiada intorno a me” (almeno per ora), ma soltanto “un mare d’erba” di un verde intensissimo, che colora gli ultimi scampoli di una torrida estate.
IMG_7613

Il profumo selvatico delle foglie di fico e la luce ancora intensa prolungano la stagione dai frutti più dolci, quella in cui il tempo scorre lento e le giornate sembrano non finire mai. Il fico, che insieme all’uva è il frutto settembrino per antonomasia, mi ha dato l’ispirazione per rimettere le mani in pasta, per ricominciare in dolcezza. Ho tentato quindi di riprodurre (con qualche imperfezione) una crostata alla crema con i fichi, pubblicata su un vecchio numero de “La Cucina Italiana”.

IMG_0174

Per dare un tocco più esotico a questo bellissimo (e semplicissimo) dolce, ho sostituito la vaniglia prevista nella ricetta originale con un pizzico di cannella sia nella frolla che nella crema…e devo dire che l’idea si è rivelata vincente!

…Provare per credere!!!

crostata_fichi

Ingredienti

Per la crostata

  • 150 gr farina 00
  • 100 gr di burro
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 80 gr di zucchero di canna
  • 3 tuorli
  • un pizzico di sale
  • 8/10 fichi freschi

Per la crema

  • 250 gr di latte
  • 70 gr di zucchero di canna
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 2 tuorli
  • 25 gr di amido di mais (maizena)
  • 100 gr di panna fresca

Impastare il burro con lo zucchero e i tuorli, unire il resto degli ingredienti e lavorare velocemente fino ad ottenere un impasto omogeneo. Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e conservare in frigorifero per almeno un’ora.

Scaldare il latte a fuoco lento e nel frattempo mescolare i tuorli con lo zucchero e l’amido di mais senza formare grumi. Aggiungere il latte caldo, mescolare velocemente e cuocere fino ad addensare la crema.

Stendere la frolla e foderare uno stampo per crostata (20/22 cm di diametro). Bucherellarlo completamente con i rebbi di una forchetta e cuocere a 180 gradi per 25 minuti.

fichi

Aggiungere alla crema la panna fresca montata e stenderla sula crostata. Decorare con i fichi tagliati in spicchi e disposti in cerchi concentrici.

crostata_cannella

crostata fichi2

Praline di pasta di mandorle (“A volte ritornano”…)

20 lunedì Apr 2015

Posted by salentinaincucina in Dolci e biscotti, Facilissimi e velocissimi, Gluten free, Uncategorized

≈ 3 commenti

Tag

cioccolato, cocco, dolcetti facili, dolci veloci, mandorle, pasta di mandorla, pasta di mandorle, pasta di mandorle velocissima, senza glutine

praline mandorleA volte, nella carriera di insegnante, ti può capitare, inaspettatamente, di ricevere una mail che recita più o meno così “Prof, credo sia proprio arrivato il momento di fare due chiacchiere”. Può capitare che queste parole ti lascino un po’ sorpresa, perché chi le scrive è una tua ex alunna, ormai universitaria, che non vedi da ben sei anni e che è già tanto se si ricorda di te, se vi scambiate due o tre mail all’anno per sapere come va, come procedono i rispettivi percorsi di vita ed aggiornarvi un po’ sulle solite cose. Può capitare, poi, che tu sia stata la sua prof per solo sei (o sette) mesi…e a quelle parole, allora, pensi che, se qualcuno si ricorda di te, con la scuola ormai alle spalle e tanti altri progetti nella testa, qualcosa ha funzionato.

In quei momenti avverti il valore del tuo lavoro e quelle parole hanno il sapore di una vittoria – lo sanno bene i miei colleghi – sono un modo per amare ancora di più questo mestiere così contraddittorio, per svolgerlo con sempre maggiore passione e attenzione. Perché, se anche uno solo dei tuoi ragazzi si fida di te, allora la tua presenza ha un senso, al di là di tutto quello che puoi insegnare e della cultura che puoi trasmettere.

Per la mia ex alunna Elena, che è venuta a salutarmi e con cui ho trascorso qualche ora di chiacchiere (quasi) ininterrotte (tra giri e giri e giri per il centro città), ho fatto queste profumatissime praline di pasta di mandorla, dolce antico del sud estremo, peccato di gola ricco di zuccheri, da concedersi ogni tanto, accanto ad una tazza di tè e quattro chiacchiere in buona compagnia.

praline mandorle1

La preparazione è velocissima, a condizione che si sia armati di un buon robot da cucina e di mandorle di ottima qualità.

Ingredienti

Per 30 praline circa:

300 gr di mandorle bianche

200 gr di zucchero

2 cucchiai di acqua

100 gr di cioccolato fondente

cocco rapé (facoltativo)

praline mandorle3

Procedimento

In un robot da cucina, polverizzare lo zucchero; aggiungere poi le mandorle e tritarle finemente; versare l’acqua fino ad ottenere un impasto lavorabile.

Formare delle palline. Nel frattempo fondere il cioccolato a bagnomaria o nel microonde; passare le palline di pasta di mandorla nel cioccolato e appoggiarle su di un vassoio. Decorarle a piacere con del cocco disidratato prima che il cioccolato si rapprenda.

Lasciar raffreddare e servire.

praline mandorle2

Praline al cocco (simil “Raffaello”) – Questo l’ho fatto io!!!

16 lunedì Mar 2015

Posted by salentinaincucina in Dolci e biscotti, Facilissimi e velocissimi, Uncategorized

≈ 13 commenti

Tag

cocco, dolci con wafer, dolci finger, dolci in meno di cinque minuti, dolci senza forno, dolci veloci, finger food, mascarpone, nocciole, praline, praline al cocco, raffaello ferrero, senza cottura, senza uova, wafer

praline al cocco

“Questo l’ho fatto io!” – Ricordi proustiani d’infanzia. Su quell’esclamazione si fermava la mia attenzione di bambina e poi di ragazza quando sbriciavo la Settimana Enigmistica di mio padre (guai a toccarla, anzi: limitarsi a Unisci-i-punti e, al massimo, agli schemi facilitati – non avvicinarsi alle Parole-senza-schema e, comunque, non guardarle per più di 30 secondi di fila se non si è già risolto in meno di 45 minuti uno schema libero di Bartezzaghi o di Malaguti senza aver fatto errori e senza aver chiesto l’aiuto del pubblico. Pena: la denuncia all’Associazione Enigmisti Anonimi che si sarebbe pronunciata con una sentenza anagrammata).

Tornando a “Questo l’ho fatto io!” (che è ancora vivo e vegeto): un trattino di inchiostro da completare scatenando la propria fantasia, sfidando quella degli altri enigmisti aspiranti artisti e lasciandoli a bocca aperta con vere e proprie opere d’arte che avrebbero scintillato in faccia ai maligni e ai superbi in un quadrato di 5 cm per lato (mi pare).

A dispetto del mio mancinismo, le mie capacità artistico-pittoriche non sono mai state copiose né evidenti. Quel quadrato che mi era concesso nella quarantina di pagine del noto settimanale non ha mai incontrato la mia penna, che è invece furtivamente passata da tutti i tipi di incroci a quadrati bianchi e neri, imbrattando ogni tanto (e impunemente) anche quelli senza schema (senza lasciare troppe tracce agli Enigmisti Anonimi).

Quell’invito artistico, però, è stato da me trasferito in cucina, dove ho trovato l’ispirazione a creare con le mie mani quello che solitamente vedevo sugli scaffali del supermercato.

E poi, a chi non è mai venuta in mente questa idea? Provare a riprodurre qualcosa che assomigliasse (anche lontanamente) alla merenda/snack tanto reclamizzata per poi dire agli amici increduli “Questo l’ho fatto io!”?  Nella fantasia il prodotto sarà stato praticamente perfetto, identico all’originale (se non fosse per l’incartamento). Nella pratica, magari, il risultato tanto perfetto non sarà stato, le differenze non avranno riguardato soltanto l’incartamento…però…vuoi mettere la soddisfazione del “fattoincasa”…e soprattutto, nel caso specifico, del “pronto-in-meno-di-cinque-minuti-cinque” (niente forno, niente cotture, niente burro né uova)??

praline4

Questa la storia delle mie praline al cocco che, lontanamente, volevano ricordare i “Raffaello Ferrero” (dai quali sono rimasti abbastanza distanti, conservando – bisogna dargliene atto -una loro identità di tutto rispetto) e che, nella realtà, mi hanno portato via cinque minuti e consegnato, in cambio, tanta soddisfazione.

praline2

Mi sono ispirata, modificandola, ad una ricetta trovata in giro sul web, rispetto alla quale ho ridotto la percentuale di zucchero e apportato qualche piccola modifica…e, comunque, QUESTO L’HO FATTO IO!!!!!

Ingredienti

  • 200 gr di wafer alla vaniglia
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 250 gr di mascarpone
  • 300 gr di cocco rapé
  • Nocciole q.b. (una per pralina)
  • Cocco rapè q.b. per il decoro

Procedimento

Tritare i wafer in un robot (o Bimby), aggiungere poi tutti gli altri ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Formare delle palline, inserire la nocciola e richiuderle.

Ripassarle una ad una nella farina di cocco, lasciar riposare un’oretta in frigo e servire.

praline3

Cake yogurt e cocco senza glutine + lemon-bounty curd

06 venerdì Feb 2015

Posted by salentinaincucina in Dolci e biscotti, Gluten free, Prima colazione, Uncategorized

≈ 2 commenti

Tag

bounty, bounty lemon curd, cake al limone, ciambella allo yogurt, ciambella senza glutine, cocco, colazione, crema al cocco e limone, crema senza farina, dolce da tè, Lemon curd, limone, semplicità, smartphone, torta al cocco senza glutine, torta yogurt e cocco senza glutine, zucchero di canna

 

cake al cocco

Oggi ho in mente questo pensiero: è proprio vero che, da un po’ di anni a questa parte, la nostra vita si è semplificata o piuttosto le cose veramente semplici sono diventante seriamente complicate da raggiungere? Pensavo al nostro “phone” che diventa sempre più “smart” e, se sessant’anni fa era quasi un lusso in cima alle angoliere delle case di una volta (con la sua ruota bucata da tirar giù ad ogni numero – e guai a sbagliarne uno che si ricomincia tutto daccapo!), oggi è il nostro p.r. segugio fedele, ci informa di tutti i nostri appuntamenti, cura le relazioni personali, si trasforma in agenda, album fotografico, salotto di pettegolezzi, ricettario-contachilometri-navigatore-contacalorie-contapassi-kindle-quotidiano-scanner-diario segreto, ci segue persino in bagno e sa tutto di noi più di noi. Fantastico.

E noi? dove siamo? Abbiamo ancora la possibilità di fare semplicemente due chiacchiere davanti ad una tazza di tè con un nostro amico forse meno smart ma molto più friend? Ogni volta che mi pongo questa domanda tento di rispondermi che sì certo, certo che ce l’abbiamo ancora questa possibilità. Basta inviare un whatsapp al gruppo degli amici realmente virtuali (o virtualmente reali, che forse è lo stesso) e vedere se c‘è qualcuno online. Hai tempo per due chiacchiere? – Certo, sono online, non mi vedi? – No, intendevo per due chiacchiere, un tè e poi…ho fatto anche una torta. –Ahhh…..certo che sì! Mandami la foto e ti faccio sapere com’è!

cakecocco2

 

Per la cake yogurt e cocco senza glutine

  • 200 gr di farina senza glutine
  • 65 gr di fecola di patate
  • 200 gr di yogurt
  • 150 gr di zucchero di canna
  • 2 uova
  • 130 gr di burro
  • 130 gr di uvetta
  • 60 gr di cocco rapé
  • 30 gr di latte
  • 8 gr di lievito in polvere
  • la scorza di un limone

Procedimento

Mettere l’uvetta in ammollo in un po’ di acqua tiepida. Amalgamare il burro ammorbidito con lo zucchero e le uova. Setacciare la farina e unirvi la fecola e il lievito. Unire i due composti e versarvi il latte, lo yogurt, l’uvetta privata dell’acqua, il cocco e la scorza del limone. Mescolare tutti gli ingredienti per avere un composto liscio; imburrare uno stampo  ed infornare in forno caldo a 170 gradi per 40 minuti circa.

cakecocco0

cakecocco4

Per la bounty-lemon curd

  • 3 uova
  • 150 gr di zucchero
  • 60 ml di succo di limone
  • scorza grattugiata di un limone
  • 60 gr di burro
  • 2 cucchiai scarsi di cocco rapé

Procedimento

Far fondere il burro a bagnomaria o in microonde e aggiungere lo zucchero, la scorza del limone; mescolare bene ed aggiungere le uova. Cuocere a fuoco lentissimo finché il composto non sarà addensato. Aggiungere il cocco rapé e continuare a mescolare per qualche minuto.

Quando la torta si sarà raffreddata, posarla su un piatto da portata. Inserire in un sac-à-poche la bounty-lemon curd e formare degli spuntoncini decorativi.

Servire la torta accompagnata da questa morbida curd.

cakecocco1

Torta di nocciole (senza farina e senza burro)

20 martedì Gen 2015

Posted by salentinaincucina in Dolci e biscotti, Facilissimi e velocissimi, Gluten free, Prima colazione, Uncategorized

≈ 4 commenti

Tag

dolce facile, dolce senza lattosio, dolci per celiaci, frutta secca, muscovado, nocciole, torta con frutta secca, torta senza burro, torta senza farina, torta senza farina e senza burro, torta senza glutine, torta senza lattosio, torta veloce, zucchero di canna, zucchero muscovado

nocciole_3 Dopo i suoni, i colori (leluciirumoriiregaliglisprechi) del periodo natalizio, una ventata di semplicità è quello che ci vuole, anche nelle cucine  che, il più delle volte, sono le vere protagoniste dei giorni di  festa. Questa torta alle nocciole è il trionfo della semplicità: pochi ingredienti, poco tempo, pochi grassi. Il modo migliore di rientrare in cucina dopo i grandi dolci delle feste (che, personalmente, non ho potuto documentare, ma – vi assicuro – non sono mancati nell’ultimo mese): tanti ingredienti, tanto tempo, tanti(ssimi) grassi.

Questi, invece, è un dolce per tanti: salutisti, golosi, golosisalutisti, intolleranti al glutine, al lattosio, ai lieviti e ai fornelli.  La sua semplicità è a prova di chiunque e il risultato è veramente soddisfacente.

Ingredienti

  • 250 gr di nocciole
  • 6 uova
  • 280 gr di zucchero muscovado (o zucchero di canna)
  • un pizzico di sale

Procedimento Frullare le nocciole con lo zucchero muscovado. Montare separatamente i tuorli e gli albumi. Unire tuorli, albumi e nocciole, mescolando lentamente per non smontare il composto. Rivestire una tortiera di 24 cm di diametro con carta da forno bagnata e strizzata. Infornare a 175° per 35/40 minuti. Servire fredda.

torta nocciole

Brioche “col tuppo” e granita di mandorla

15 sabato Nov 2014

Posted by salentinaincucina in Dolci e biscotti, Lievitati, Prima colazione

≈ 10 commenti

Tag

brioche, brioche con lievito madre, brioche siciliana, brioche vuota, brioscia, cannella, granita di mandorla, granita siciliana, li.co.li., lievito di birra, lievito madre, mandorla, pasta madre, sicilia

brioche col tuppo e granita

Ogni viaggio – da quello più vicino a quello in mondi diametralmente opposti al mio – è per me novità, esplorazione, conoscenza dei luoghi, dei riti….e della cucina locale, perché è proprio nella cucina che si incontrano natura e cultura di un territorio: la materia prima e le abitudini, le usanze che fanno di ogni piatto un marchio inconfondibile di quella terra, attorno a cui si intrecciano storie, ricordi di infanzia, profumi di casa, identità.
La brioche vuota, quella “col tuppo” (che rappresenta uno chignon, per intenderci), probabilmente è nata proprio in Sicilia (anche se è molto diffusa in altre zone, come nel Salento – come ho avuto modo di raccontare in un altro post a lei dedicato). La granita, però, è il marchio inconfondibile della Trinacria. Se poi è alla mandorla (magari quella di Avola!), allora, non ci si può proprio sbagliare.
Pensando al mio viaggio in Sicilia, ho voluto ricreare uno dei miei sapori preferiti di quella terra, ottenuto con l’aiuto di qualche dritta strappata agli autoctoni…per esempio, non sapevo che in Sicilia la granita alla mandorla fosse speziata con la cannella.
La “brioche cu ‘u tuppu” (o brioscia), questa volta, è stata realizzata con la mia Demetra, il lievito madre liquido. Per la ricetta mi sono ispirata al numero di Alice Cucina dello scorso settembre.

Per la brioche:
200 gr di farina 0
300 gr di farina di forza (io ho usato una W 400, va benissimo la Manitoba)
100 gr di lievito liquido (130 di pasta madre solida o 12 gr di lievito di birra)
1 cucchiaino di miele
80 gr di zucchero
3 uova + 1 per spennellare
90 gr di burro

brioche

Procedimento
Sciogliere il lievito nel latte tiepido con un cucchiaino di miele (sia che si tratti di lievito madre, sia che si tratti di lievito di birra). Aggiungere gradualmente la farina, insieme allo zucchero e poi alle uova. Lavorare l’impasto finché non è ben incordato. Aggiungere il burro e incordare nuovamente.
Lasciar riposare fino al raddoppio (se si usa lievito di birra saranno sufficienti tre/quattro ore).
Riprendere l’impasto, formare le brioches e lasciar lievitare altre due ore.
(I miei tempi con lievito madre sono stati questi: tutta la notte in frigo, ripreso al mattino e fatto acclimatare per un paio di ore, dato poi la forma con altre tre/quattro ore di lievitazione).
Per la forma: formare delle palline da circa 80 gr e altre più piccole (il “tuppo”) da circa 30 gr.) Lavorare le prime e fare un buco al centro, abbastanza capiente in modo da poter inserire quelle più piccole all’interno; richiudere la brioche intorno e lasciar lievitare. Spennellare con l’uovo e infornare a 180 gradi per 20 minuti circa.

Per la granita
200 gr di pasta di mandorla (si trova anche in panetti già pronti nei negozi specializzati)
1 litro di acqua
3/4 stecche di cannella

Procedimento:
In una casseruola portare ad ebollizione 1 l di acqua con le stecche di cannella. Filtrare. Sciogliere la pasta di mandorle nell’acqua aromatizzata fino ad ottenere un composto liscio. Riporre in una ciotola in metallo e conservare in freezer: Ogni trenta minuti lavorare con una spatola e riporre in frigo per un totale di 3/4 ore.
Trascorso questo tempo, mantecare fino ad ottenere un composto morbido e trasferire nelle ciotole.

granita di mandorla

Tortelli alle mele

22 mercoledì Ott 2014

Posted by salentinaincucina in Dolci e biscotti, Uncategorized

≈ 9 commenti

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dolci con le mele, finger food, finger food dolci, fritti, frittura, mele, ricette autunnali, tortelli, tortelli alle mele, tortelli fritti

tortelli alle mele

Questi tortelli alle mele mi sono stati suggeriti da una ricetta trovata su una rivista, “Dolci”, che mi ha incuriosita qualche mese fa. La ricetta, in realtà, prevedeva che i tortelli fossero fatti con delle fragole, l’estate era alle porte e i frutti rossi spopolavano ovunque, sulle riviste e sul web.

Io invece ho aspettato un po’ per farla, ho realizzato la mia versione autunnale, un’idea per utilizzare le mele in modo diverso dalla solita torta e per proporre un finger-food dal sapore e dall’aspetto un po’ “antico”, tradizionale, più rassicurante della contemporary art che invade le tavole più attente alla moda….perché, infondo, in autunno, con le giornate più corte e i cappotti più lunghi, un tocco old style riscalda il cuore…e anche la cucina!

tortelli alle mele2

La ricetta è molto semplice:

Ingredienti

  • 4/5 mele
  • 150 gr di farina 0
  • 1/2 bustina di lievito
  • 1 uovo
  • 1 bicchiere di latte
  • 2 cucchiai di zucchero + altro q.b. per spolverizzare
  • 1 pizzico di sale
  • olio di arachidi per friggere

Procedimento

Scaldare il latte con due cucchiai di zucchero; trasferire in una ciotola e incorporare farina e lievito setacciati. Unire l’uovo e il sale e mescolare fino ad ottenere una crema omogenea, far riposare 30 minuti. Lavorare la pastella, versarvi a poco a poco le mele e, con l’aiuto di un cucchiaio, friggerle nell’olio bollente, a fiamma bassa, fino a doratura. Far assorbire l’olio in eccesso su carta da cucina e spolverizzarle con zucchero semolato.

tortelli

 

 

 

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