Ogni volta che vedo qualcosa di buono (e magari anche di poco sano) penso “Perché non farlo in casa?”…immagino già il piacere nel veder realizzato da me qualcosa che comunemente si compra e la soddisfazione di sapere anche cosa mangio, eliminando tutti quegli ingredienti che normalmente si trovano nei cibi preconfezionati.
Detto questo, gli involtini primavera rientrano in quella categoria che mi piace definire “del venerdì sera”: quella dei piatti con cui “trasgredisco” un po’ le regole della routine settimanale, quei piatti che mi concedo una volta a settimana (pizza, piadina, frittura, per intenderci…anche se per la frittura si può aspettare anche più di una settimana…però che buona quando la si fa!!!) e che posso preparare con più calma, quando non ho temi da correggere o lezioni da preparare per il giorno dopo.
Insomma…questa volta sono stata attratta da una ricetta estremamente orientale, ma molto conosciuta in tutto l’Occidente: quella degli involtini primavera, il classico antipasto da ristorante cinese. Non avevo mai pensato di farli in casa (peraltro non è che li mangi con una tale frequenza…), tuttavia, ho trovato l’idea su una vecchia rivista di cucina degli anni ’80 e mi sono detta che si poteva provare.
Come al solito, ho rielaborato la ricetta a modo mio (per esempio, l’originale prevedeva una pastella con farina, acqua e albume d’uovo e io ho eliminato l’albume) e ho aggiunto qualche ingrediente che di solito gli involtini primavera non hanno, come i peperoni (la versione classica dovrebbe avere carote, sedano e lonza di maiale). Il primo involtino non è stato subito un granché (in fieri ho scritto a mia sorella di aver miseramente fallito il tentativo!), poi, invece, con un po’ di pratica, ho avuto dei discreti risultati e credo che replicherò a breve questa ricetta…è un’idea veramente carina per un antipasto diverso dal solito!
Prima di elencare gli ingredienti, ricapitolo in breve il procedimento: si parte da una pastella a base, principalmente, di acqua e farina, con la quale si realizzano delle “crêpes“; a parte si prepara il ripieno con le verdure (ci andrebbero anche degli straccetti di lonza di maiale, ma io ho realizzato la versione vegetariana); si riempiono queste crêpes e si chiudono a sacchetto, dopo di che si friggono nell’olio bollente e si servono con una salsetta agrodolce. E ora andiamo nel dettaglio!
Ingredienti (per 8 involtini di media grandezza)
Per la pastella
- 125 gr di farina 00
- 3 cucchiai di maizena
- 300 ml di acqua
- 1 cucchiaino di sale
Per il ripieno
- 1 cipolla
- 1/2 peperone rosso
- 1/2 peperone giallo
- 100 gr di crauti (io ho usato quelli biologici al naturale, in barattolo di vetro)
- 150 gr di germogli di soia
- 2 cucchiai di olio evo
- 2 cucchiai di salsa di soia
Procedimento
Preparare la pastella mescolando la farina e l’amido per evitare la formazione dei grumi; aggiungere acqua e sale e mescolare velocemente. Lasciar riposare 10 minuti. Nel frattempo mettere in una padella due cucchiai di olio, la cipolla e i peperoni (se si usano i crauti crudi, inserirli insieme ai peperoni); cuocere per 15/20 minuti, lasciando i peperoni leggermente croccanti. Aggiungere per ultimi i germogli e la salsa di soia: mescolare e cuocere ancora qualche minuto.
Con la pastella, formare delle crêpes in una padella antiaderente; è importante che la pastella sia quasi liquida: le crêpes saranno più sottili e, dopo la frittura, più croccanti.
Con l’aiuto di un cucchiaio, mettere le verdure al centro delle crêpes e richiuderle a sacchetto premendo un po’ sui bordi (non si apriranno durante la frittura!).


Intanto scaldare l’olio di arachidi e, quando sarà pronto, friggere gli involtini per 4/5 minuti fino a doratura.
Servire con una salsa agrodolce.
