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Salentina in Cucina

Archivi della categoria: Pesce, carne e verdure

Riso Venere alle verdure di stagione

04 venerdì Lug 2014

Posted by salentinaincucina in Gluten free, Pesce, carne e verdure, Primi piatti, Uncategorized

≈ 10 commenti

Tag

antociani, piatti estivi, piatti ipocalorici, riso, riso nero, riso venere, riso venre con verdure, verdure estive

riso venere alle verdure di stagione

In tempo di diete e di prova costume, di piatti freschi e leggeri, il riso venere è sicuramente un’ottima scelta. Un piatto poco calorico, semplicissimo da realizzare. Le uniche note “negative” sono la lenta cottura del riso (30/35 minuti circa) e il costo un po’ elevato rispetto al riso bianco. Sono andata ad informarmi….e pare che ciò sia dovuto alla sua rarità e alle sue benefiche proprietà: i cinesi lo definivano “il riso proibito”, perché appunto era esclusivo solo dei nobili. Il suo colore scuro è dovuto all’elevata presenza di antociani, delle sostanze antiossidanti e antinfiammatorie presenti nei frutti rossi  e nelle melanzane. Il suo nome poi, pare sia legato alle proprietà afrodisiache, anche se molti sostengono che si tratti solo di esigenze di marketing.

Ma andiamo alla ricetta, ipocalorica, con pochissimi ingredienti.

Ingredienti per 4 persone

  • 240 gr di riso Venere
  • 200 gr di verdure miste di stagione tagliate a cubetti (carote, zucchine, piselli)
  • 1 cucchiaino di dado in polvere bio senza glutammato
  • olio evo q.b.
  • acqua q.b.
  • sale q.b.

Preparazione

Mettere il riso in una pentola di acqua fredda e portare ad ebollizione. Lasciar cuocere per 30/40 minuti. Verso la fine della cottura aggiungere il sale. Nel frattempo preparare un misto di verdure di stagione tagliate a cubetti e spadellare con un cucchiaio di olio extravergine di oliva. Aggiungere gradualmente dell’acqua fino a completo assorbimento e fino al raggiungimento del grado di cottura desiderato.  Aggiungere infine un cucchiaino di dado in polvere e mescolare.

Quando il riso avrà ultimato la cottura, versarlo in padella assieme alle altre verdure, spadellare per due minuti e servire. Si possono usare dei coppapasta rotondi o quadrati per dare la forma desiderata.

riso venere alle verdure di stagione

 

 

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Torta salata ai peperoni

20 giovedì Mar 2014

Posted by salentinaincucina in Antipasti e aperitivi, Pesce, carne e verdure, Uncategorized

≈ 4 commenti

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brisé, peperoni, torta salata, torta salata ai peperoni

IMG_3481 (Small)

Avevo due peperoni in frigo e voglia di utilizzarli in una torta salata….la prima tentazione è stata quella di di utilizzare una brisé già pronta…poi ho pensato che a farla da me non ci avrei messo tanto…e di sicuro sarebbe stata più genuina…così ho realizzato un’ottima (e molto versatile) brisé in cui ho inserito un ripieno di peperoni. E la soddisfazione di avere un piatto completamente “fatto in casa” non è equiparabile a quella di un piatto realizzato con basi già pronte, sopratutto se facili e veloci da preparare: infondo, gli ingredienti base per la brisé (che è praticamente l’equivalente della pasta frolla nel salato) sono farina, burro e uova.

Consiglio questa torta salata per un aperitivo, per un secondo o anche per un piatto unico molto veloce…e può essere preparata anche in anticipo…estremamente facile anche per i meno esperti ai fornelli!!!

Ingredienti

Per la brisé

  • 200 gr di farina 00
  • 80 gr di burro
  • 1 tuorlo
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • acqua fredda q.b. (circa due o tre cucchiai)

Per il ripieno

  • 1 peperone rosso
  • 1 peperone giallo
  • 1 scalogno
  • olio evo q.b.
  • sale q.b.
  • 2 uova
  • 50 gr di parmigiano

Procedimento

Per prima cosa preparare la brisé: inserire in un robot la farina, il burro a pezzetti e il resto degli ingredienti, fino ad ottenere un impasto compatto. Lavorarlo con le mani per formare un panetto e lasciarlo riposare in frigo per 30/40 minuti.

Nel frattempo cuocere in una padella con dell’olio i peperoni tagliati a listarelle insieme allo scalogno. Quando i peperoni saranno appassiti (non troppo), aggiungere le uova, il sale e il parmigiano e mescolare velocemente.

Accendere il forno a 180 gradi.

brisé ai peperoni

Stendere su una spianatoia infarinata la pasta brisé, trasferirla su uno stampo imburrato e infarinato e versare il ripieno di peperoni. Richiudere con la pasta restante, spennellare con del latte e infornare a 180 gradi per 30/40 minuti, fino a doratura della superficie. Lasciar raffreddare e servire.

brisé ai peperoni

Cavatelli (“minchiareddhri”) radicchio e salsiccia

08 sabato Mar 2014

Posted by salentinaincucina in Pesce, carne e verdure, Primi piatti, Ricette salentine, Uncategorized

≈ 6 commenti

Tag

asiago, cavatelli, minchiareddhri, pasta con radicchio e asiago, pasta fatta in casa, pasta radicchio e salsiccia, radicchio di Treviso, radicchio tardivo

cavatelliQuesta ricetta nasce dalla fusione tra una pasta salentina, i minchiareddhri (o cavatelli, in italiano) e un condimento tipicamente veneto: radicchio tardivo e salsiccia.

Il procedimento per i minchiareddhri è lo stesso utilizzato per fare le orecchiette, solo con un passaggio in meno: manca il ripiegamento della pasta sul pollice per fare “il cappellino”. Il piatto è veramente facile e gustoso e la pasta può essere preparata anche  con un paio di giorni di anticipo.

cavatelli

Ingredienti

Per la pasta

  • 250 gr di farina 00
  • 250 gr di semola rimacinata di grano duro
  • acqua q.b. (circa un bicchiere)

Per il condimento

  • Due grossi cespi di radicchio tardivo di Treviso
  • 300 gr di salsiccia
  • 1 scalogno
  • 1/2 bicchiere di vino rosso
  • sale q.b.
  • formaggio Asiago q.b.

Procedimento

Mescolare le due farine e l’acqua fino ad ottenere un impasto liscio e abbastanza morbido. Lasciar riposare 30 minuti. Preparare un piano infarinato e ricavare dall’impasto dei filoncini. Tagliare dei tocchetti di pasta (circa 1 cm) e trascinarvi sopra il coltello, in modo che quest’ultimo sia “avvolto” dalla pasta.

cavatelli minchiareddhri

Procedere cosi fino ad esaurimento della pasta. Lasciare seccare i cavatelli-minchiareddhri infarinati (per evitare che si attacchino tra di loro).

Preparare il condimento: tagliare il radicchio e lo scalogno e far scaldare dell’olio in una casseruola. Inserire lo scalogno tagliato finemente e la salsiccia a pezzi piccoli. Far imbiondire la cipolla e aggiungervi il radicchio. Sfumare con il vino rosso e continuare la cottura con un coperchio.

Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata e, a cottura ultimata, versarla nella casseruola, insieme all’Asiago, facendola saltare con il condimento.

minchiareddhri radicchio

Il polpo alla pignata (lu purpu alla pignata)

11 martedì Feb 2014

Posted by salentinaincucina in Gluten free, Pesce, carne e verdure, Ricette salentine, Uncategorized

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carote, patate, pesce, polpo, polpo alla pignata, pomodoro, purpu, sedano

foto 1 (8)
Lo so, questa è una ricetta un po’ anacronistica in pieno inverno, con la pioggia battente e lontani anni luce dal mare.

Ma la voglia di mangiare il pesce si fa sentire ogni tanto anche in inverno…e questa volta è stato un polpo ad allettarmi. Peraltro non avevo molto tempo da passare in cucina…e l’ho preparato in pausa pranzo per la cena, memore del detto salentino “lu purpu se coce intra’all’acqua soa stessa”…che, come si può intuire, significa che il polpo non ha bisogno di particolari attenzioni né di aggiunte, perché si cuoce, appunto, nella sua stessa acqua. Ci sono molti modi di preparare questo mollusco; la ricetta tradizionale salentina è quella della “pignata”, della pentola in terracotta (che, mio malgrado, ho dovuto sostituire con una pentola dall’aspetto più moderno).

Ingredienti per due persone

  • Un polpo da 400 grammi
  • 4 patate di media grandezza
  • 1 carota
  • 1 gambo di sedano
  • 1 cipolla
  • una manciata di pomodori ciliegino
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 2 cucchiai di olio evo

Preparazione

Innanzitutto occorre tagliare la testa del polpo, eliminare tutto l’interno e lavarlo bene.  E’ molto importante che il polpo sia decongelato: in questo modo la fibra sarà più tenera e si cuocerà con più facilità.

Dopo averlo pulito e lavato, tagliarlo in pezzi e metterlo in una pentola (pignata) con i due cucchiai di olio.foto 2 (7)

Lasciare in cottura per circa 30 minuti, fino a quando il polpo da bianco diventerà rosato. Sfumare con il vino bianco.

foto 3 (1)

Aggiungere a questo punto le patate tagliate a tocchetti, il sedano, i pomodori, la cipolla e la carota. Lasciar cuocere per altri 25/30 minuti, fino a quando il polpo non diventerà tenero.

Trasferire nel piatto da portata e accompagnarlo, a piacere, con del pane fresco o dei crostoni saltati con olio in padella.

foto 2 (9)

Involtini primavera

08 sabato Feb 2014

Posted by salentinaincucina in Antipasti e aperitivi, Pesce, carne e verdure, Uncategorized

≈ 4 commenti

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crauti, germogli di soia, involtini primavera, peperoni, salsa agrodolce, salsa di soia, spring rolls

IMG_3383 (Small)Ogni volta che vedo qualcosa di buono (e magari anche di poco sano) penso “Perché non farlo in casa?”…immagino già il piacere nel veder realizzato da me qualcosa che comunemente si compra e la soddisfazione di sapere anche cosa mangio, eliminando tutti quegli ingredienti che normalmente si trovano nei cibi preconfezionati.

Detto questo, gli involtini primavera rientrano in quella categoria che mi piace definire “del venerdì sera”: quella dei piatti con cui “trasgredisco” un po’ le regole della routine settimanale, quei piatti che mi concedo una volta a settimana (pizza, piadina, frittura, per intenderci…anche se per la frittura si può aspettare anche più di una settimana…però che buona quando la si fa!!!) e che posso preparare con più calma, quando non ho temi da correggere o lezioni da preparare per il giorno dopo.

Insomma…questa volta sono stata attratta da una ricetta estremamente orientale, ma molto conosciuta in tutto l’Occidente: quella degli involtini primavera, il classico antipasto da ristorante cinese. Non avevo mai pensato di farli in casa (peraltro non è che li mangi con una tale frequenza…), tuttavia, ho trovato l’idea su una vecchia rivista di cucina degli anni ’80 e mi sono detta che si poteva provare.

Come al solito, ho rielaborato la ricetta a modo mio (per esempio, l’originale prevedeva una pastella con farina, acqua e albume d’uovo e io ho eliminato l’albume)  e ho aggiunto qualche ingrediente che di solito gli involtini primavera non hanno, come i peperoni (la versione classica dovrebbe avere carote, sedano e lonza di maiale). Il primo involtino non è stato subito un granché (in fieri ho scritto a mia sorella di aver miseramente fallito il tentativo!), poi, invece, con un po’ di pratica, ho avuto dei discreti risultati e credo che replicherò a breve questa ricetta…è un’idea veramente carina per un antipasto diverso dal solito!

Prima di elencare gli ingredienti, ricapitolo in breve il procedimento: si parte da una pastella a base, principalmente, di acqua e farina, con la quale si realizzano delle “crêpes“; a parte si prepara il ripieno con le verdure (ci andrebbero anche degli straccetti di lonza di maiale, ma io ho realizzato la versione vegetariana); si riempiono queste crêpes e si chiudono a sacchetto, dopo di che si friggono nell’olio bollente e si servono con una salsetta agrodolce. E ora andiamo nel dettaglio!

Ingredienti (per 8 involtini di media grandezza)

Per la pastella 

  • 125 gr di farina 00
  • 3 cucchiai di maizena
  • 300 ml di acqua
  • 1 cucchiaino di sale

Per il ripieno

  • 1 cipolla
  • 1/2 peperone rosso
  • 1/2 peperone giallo
  • 100 gr di crauti (io ho usato quelli biologici al naturale, in barattolo di vetro)
  • 150 gr di germogli di soia
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 2 cucchiai di salsa di soia

Procedimento

Preparare la pastella mescolando la farina e l’amido per evitare la formazione dei grumi; aggiungere acqua e sale e mescolare velocemente. Lasciar riposare 10 minuti. Nel frattempo mettere in una padella due cucchiai di olio, la cipolla e i peperoni (se si usano i crauti crudi, inserirli insieme ai peperoni); cuocere per 15/20 minuti, lasciando i peperoni leggermente croccanti. Aggiungere per ultimi i germogli e la salsa di soia: mescolare e cuocere ancora qualche minuto.

Con la pastella, formare delle crêpes in una padella antiaderente; è importante che la pastella sia quasi liquida: le crêpes saranno più sottili e, dopo la frittura, più croccanti.

Con l’aiuto di un cucchiaio, mettere le verdure al centro delle crêpes e richiuderle a sacchetto premendo un po’ sui bordi (non si apriranno durante la frittura!).

foto 1 (14)

foto 2 (15)

Intanto scaldare l’olio di arachidi e, quando sarà pronto, friggere gli involtini per 4/5 minuti fino a doratura.

Servire con una salsa agrodolce.

IMG_3376

Orecchiette alle cime di rapa

04 martedì Feb 2014

Posted by salentinaincucina in Pesce, carne e verdure, Primi piatti, Ricette salentine, Uncategorized

≈ 5 commenti

Tag

broccolo, cime di rapa, orecchiette, orecchiette alle cime di rapa, pasta fatta in casa, semola di grano duro


Le orecchiette, si sa, sono un piatto tipicamente pugliese, con leggere differenze tra la zona del barese e quella del Salento. Quelle baresi, infatti, sono un po’ più piccole e sottili rispetto alle orecchiette salentine.

Il condimento con le cime di rapa è invece tipicamente barese; quello salentino è il sugo di pomodoro, accompagnato possibilmente dalla ricotta forte (shkante, come si dice in dialetto…una crema a base di ricotta fermentata dal gusto decisamente forte!!).

Per fare questo piatto sono stata ispirata da un mazzetto di cime di rapa in vendita in un supermercato veneto!!! (Da queste parti, infatti, le cime di rapa non si trovano, anche se si possono facilmente sostituire con il classico broccolo o, meglio ancora, con il locale broccolo “fiolaro” che si trova in questo periodo in Veneto e che ha un sapore un po’ più dolce della cima di rapa).

La tecnica delle orecchiette, molto diffusa nel Salento, l’ho imparata soltanto la scorsa estate, durante un corso di cucina salentina a Lecce…e non è assolutamente difficile, anche se ci vuole un po’ di pratica per acquisire velocità.

Ingredienti per 3 persone

Per le orecchiette

  • 150 gr di farina 00
  • 150 gr di semola rimacinata di grano duro
  • un bicchiere scarso di acqua

Per il condimento

  • 200 gr di cime di rapa
  • 4/5 pomodori (vanno benissimo anche i pomodori secchi)
  • 1 spicchio di aglio
  • olio evo
  • pepe (facoltativo)
  • pan grattato (facoltativo)

Procedimento

Preparare le orecchiette setacciando insieme le farine e aggiungendo, poco alla volta, l’acqua, fino a completo assorbimento. L’impasto deve essere compatto, omogeneo, ma non duro né colloso; per questo occorre regolarsi “ad occhio” con la quantità di acqua.

Formare un panetto con la pasta ottenuta e ricavare dei filoncini.foto 1 (10)

Tagliare dei tocchetti di pasta e formare le orecchiette: bisogna premere con il coltello e trascinarlo sulla pasta; questa verrà poi appoggiata sul pollice a formare un “cappelletto”.foto 2 (10)

foto 3 (2)

Procedere così con le altre. Lasciar riposare le orecchiette per almeno 30 minuti e fare attenzione a non farle “attaccare” tra di loro (si possono lasciare anche una notte intera; l’ideale sarebbe prepararle il giorno prima).

foto (3)

Intanto lavare le cime di rapa, tagliarle e cuocerle in acqua salata per 10/15 minuti. Al temine della cottura, prelevare le cime di rapa e cuocere le orecchiette nella stessa acqua. Lasciarle al dente.

Preparare una padella con dell’olio e uno spicchio di aglio. Far saltare le cime di rapa e i pomodori tagliati a pezzettini. Versarvi poi le orecchiette e cuocerle per qualche minuto con il resto del condimento.

Volendo si possono aggiungere a fine cottura del pepe e del pan grattato…e il gioco è fatto!

foto 4

Filetto di maiale in salsa di nocciole

27 lunedì Gen 2014

Posted by salentinaincucina in Gluten free, Pesce, carne e verdure, Uncategorized

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filetto di maiale in salsa di nocciole, latte, maiale, nocciole

filetto

Dopo un week end molto impegnativo, posto al volo una velocissima ricetta di sicuro effetto e dal gusto non troppo scontato: il filetto di maiale in salsa di nocciole. Gli ingredienti sono facilmente reperibili, il procedimento è altrettanto semplice e la ricetta è di sicura riuscita!

Ingredienti per tre persone

  • 400 gr di filetto di maiale
  • 2 scalogni
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 1 cucchiaio di amido di mais
  • 250 ml di latte
  • 80 gr di nocciole
  • due cucchiai di olio evo

Procedimento

Scaldare l’olio in padella con gli scalogni e far soffriggere il filetto di maiale. Sfumare con il vino bianco e, ad evaporazione avvenuta, versare in padella il latte con l’amido di mais, mescolando per non creare grumi e lasciando cuocere lentamente il filetto.

Inserire poi le nocciole schiacciate grossolanamente (magari con un semplice batticarne) e terminare la cottura fino a quando la salsa si sarà addensata e il filetto sarà abbastanza tenero.

Trasferire sul piatto da portata e, a piacimento, aggiungere delle altre nocciole intere.

filetto 2

Filetto di salmone al radicchio

17 venerdì Gen 2014

Posted by salentinaincucina in Facilissimi e velocissimi, Gluten free, Pesce, carne e verdure, Uncategorized

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Tag

filetto di salmone al radicchio, quenelles di formaggio, radicchio trevigiano, rucola, salmone, zenzero

salmone

Questo piatto è tratto (e liberamente ispirato) da una ricetta della nota blogger Chiara Maci. Mi piaceva l’idea del filetto di salmone su letto di radicchio trevigiano, ma ho apportato alcune modifiche alla ricetta originale, aggiungendo delle foglioline di rucola e dello zenzero sul filetto di salmone e insaporendo con lo stesso rizoma grattugiato le quenelles di formaggio fresco. Ho scelto lo zenzero perché credo che il suo sapore fresco e limonato si sposi bene con il gusto del pesce. La preparazione è semplice e velocissima, ma permette di avere in poco tempo un piatto insolito, leggero e molto gustoso.

Ingredienti
  • 2 filetti di salmone fresco
  • 200 g formaggio fresco morbido
  • 1 radicchio
  • 2 scalogni
  • rucola
  • erba cipollina
  • zenzero fresco q.b.
  • sale, pepe e olio extravergine d’oliva
Procedimento
Versare un cucchiaio di olio in una padella e cuocervi lo scalogno con il radicchio. A parte, mescolare il formaggio fresco con la rucola tritata, l’erba cipollina, lo zenzero grattugiato, l’olio e il pepe.
In una padella antiaderente cuocere i filetti di salmone (circa 3 minuti per lato, a seconda dello spessore e del gusto personale).
salmone2
Impiattare adagiando sul piatto da portata il radicchio con il salmone e, ai bordi, formare delle quenelles con il composto di erbette e formaggio fresco.

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